18 dicembre 2013

Caro Babbo Natale...

Caro Babbo Natale,
sono un po’ grandicello per scriverti ma come si dice…il lupo perde il pelo ma non il vizio…
Scrivo per chiederti un consiglio…per chiedere una mano a te che ti contraddistingui da sempre per essere buono e paladino della meritocrazia.

In questi anni la crisi economica ci ha insegnato tanto…
abbiamo imparato l'altra faccia della medaglia della globalizzazione;
abbiamo familiarizzato con le parole spread e credit crunch, scoprendo che quest'ultima non è una marca di cereali da mangiare nel latte a colazione, ma invece è una dura conseguenza del periodo difficile che stiamo vivendo;
abbiamo scoperto che non tutti i problemi di liquidità si risolvono con la sola assunzione di fermenti lattici e che servono ricapitalizzazioni, sacrifici e duro lavoro;
abbiamo visto il valore delle nostre case scendere allo stesso andamento della torre Discovery di Mirabilandia;
abbiamo imparato che rendimento e rischiosità (anche per i titoli sovrani) sono legati a doppio filo;
abbiamo scoperto l’esistenza di nuove figure professionali come ad esempio i tagliatori di teste, che nulla hanno a che vedere con Renegade e Walker Texas Ranger;
abbiamo fatto i conti con la chiusura di oltre 2.000 imprese all’ora...

Non so quando si ripartirà e quel giorno, non so se si tornerà mai ai livelli di un tempo; se da un lato i crediti c.d. non performing stanno ritrovando un certo appeal sul mercato, dall'altro sono cambiate le dinamiche di concessione del credito e conseguentemente anche quelle di fare impresa. Ci si sta lentamente spostando su nuovi prodotti di finanziamento innovativi che probabilmente, nell'immediato futuro, diventeranno valide alternative ai crediti concessi dagli Istituti tradizionali.

Babbo non ti chiedo cose materiali, vorrei solo tu portassi a tutti quanti un po’ di sana felicità e di ottimismo verso il futuro. Magari però, già che ci sei, il 24 metti sotto l’albero qualche spunto che magicamente ci consenta di invertire rotta…si dice che la notte porti consiglio, quale momento è quindi più indicato se non la notte più magica dell’anno???
Abbiamo voglia di ripartire più sani e più forti di prima, con un baule ricco di insegnamenti da conservare e da tenere ben a mente, affinché quanto è successo non si ripeta.
Se l’economia è ciclica, immagino lo sia anche la felicità!! D’altronde prima o poi la pioggia lascia sempre il posto al tempo bello.
Grazie infinite di cuore e Buon Natale

firmato
Un "lupo" sognatore

P.S. spero che in questo momento di contrazione economica non ti abbiano revocato le linee di fido per comprare i regali :-)

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